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Sei qui: Home » Notizie » Decreto 7 agosto 2023: i casi di esenzione dalla nomina del consulente ADR

Decreto 7 agosto 2023: i casi di esenzione dalla nomina del consulente ADR

Pubblicato il 31 Ottobre 2023 Categorie Archivio Newsletter, Notizie Tag ADR, consulente ADR, esenzione ADR

#FORMATI_L'attribuzione del codice CER e la classificazione dei rifiuti speciali (FAD) - 4 crediti formativi adr rifiuti

È stato ufficialmente pubblicato il Decreto MASE n. 119 del 10 luglio 2023 sulla Gazzetta Ufficiale. Questa ordinanza stabilisce le regole per l’attuazione semplificata delle operazioni di preparazione per il riutilizzo, come previsto dall’articolo 214-ter del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006. Il regolamento è entrato in vigore il 16 settembre 2023.

Cos’è il Decreto luglio 2023

Nell’ambito del trasporto di merci pericolose, la designazione di un consulente ADR rappresenta una componente fondamentale per assicurare che tali operazioni avvengano nel pieno rispetto delle norme vigenti.

Tuttavia, l’avvento del recente “Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” datato 7 agosto 2023, ha introdotto nuove disposizioni in merito all’esenzione dalla nomina di un consulente ADR, riscrivendo le regole e offrendo una chiara delineazione delle situazioni in cui tale nomina può essere evitata. Questo decreto, ufficializzato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 settembre 2023, rappresenta una pietra miliare nella regolamentazione del settore e merita un’analisi accurata.

Nel corso dell’articolo, ci addentreremo nelle specifiche del decreto, esplorando in dettaglio le condizioni e i casi in cui l’esclusione dalla nomina di un responsabile per la sicurezza nel trasporto di merci pericolose su strada è permessa, fornendo alle aziende e agli operatori del settore una guida essenziale per navigare in questo nuovo panorama normativo.

Cos’è il Decreto 7 agosto 2023

Il Decreto del 7 agosto 2023 ha introdotto nuove regole e chiarimenti riguardo all’obbligo di nominare i consulenti ADR per le aziende coinvolte nel trasporto di merci pericolose. Questo importante documento legislativo ha come obiettivo principale quello di definire le situazioni in cui le aziende possono beneficiare dell’esenzione da tale obbligo.

Nel contesto di spedizione e manipolazione di merci pericolose, l’ADR rappresenta un riferimento fondamentale in Europa. Con l’evoluzione del settore e l’emergere di nuovi scenari operativi, c’è stata la necessità di aggiornare e chiarire le condizioni di esenzione dall’obbligo di avere un responsabile ADR. Ecco dove entra in gioco il decreto di agosto 2023.

Questa ordinanza, oltre a specificare i casi in cui le aziende possono essere esentate, ha anche stabilito nuove prescrizioni di sicurezza e procedure per la relazione in caso di incidenti. Si tratta di una guida essenziale per tutte le aziende che operano nel settore del trasporto di merci pericolose, offrendo chiarezza e sicurezza sia per gli operatori del settore che per l’ambiente circostante.

È fondamentale sottolineare che, mentre l’esenzione dalla nomina di un consulente ADR può rappresentare un vantaggio in termini di costi e flessibilità operativa per alcune aziende, la responsabilità della sicurezza e della conformità con l’ADR rimane di primaria importanza. Pertanto, le aziende che possono beneficiare di queste esenzioni devono comunque garantire il rispetto di tutte le altre normative ADR.

In altre parole, il Decreto del 7 agosto 2023 rappresenta un passo avanti nella modernizzazione e nell’adattamento delle normative relative al trasporto di merci pericolose, garantendo che le esigenze delle aziende siano bilanciate con le necessità di sicurezza e protezione dell’ambiente.

Esenzione nomina consulente ADR: 6 casi

In base alle specifiche definite dal provvedimento di agosto 2023, i casi in cui le imprese sono esonerate dal nominare un consulente ADR, sono:

  • per natura del trasporto, limiti quantitativi o disposizioni speciali
  • per trasporti in colli
  • per spedizioni occasionali
  • per esclusione dal campo di applicazione.

Sono comunque definite anche:

  • le prescrizioni di sicurezza
  • la relazione di incidente.

Di seguito, andremo ad analizzare nel dettaglio punto per punto.

Natura del trasporto, limiti quantitativi o disposizioni speciali

Nel dettaglio, l’articolo 3 del decreto, specifica che l’ambito operativo delle imprese esonerate dalla consulenza ADR, rientra in una delle seguenti categorie:

  1. a) Rientrano nelle casistiche di esenzione previste nell’ADR;
  2. b) Sono soggette a una dispensa per l’applicazione delle condizioni di trasporto relative a:
  3. Capitolo 3.3 dell’ADR, “Disposizioni speciali applicabili ad alcune materie o oggetti”;
  4. Capitolo 3.4 dell’ADR, “Merci pericolose imballate in quantità limitate”;

iii. Capitolo 3.5 dell’ADR, “Merci pericolose imballate in quantità esenti”.

Trasporti in colli

Inoltre, non c’è l’obbligo del consulente ADR in situazioni specifiche per i trasporti in colli, con le seguenti condizioni:

  1. a) Ogni operatore è autorizzato a effettuare un massimo di ventiquattro operazioni all’anno solare e tre operazioni al mese solare;
  2. b) Ciascuna operazione deve rispettare i limiti quantitativi stabiliti nella tabella 1.1.3.6.3 dell’ADR o nella sezione 1.1.3.6.4 dell’ADR, se le merci appartengono a categorie di trasporto diverse;
  3. c) Ogni impresa deve mantenere un registro interno dedicato al monitoraggio del numero di spedizioni effettuate annualmente, includendo informazioni sulla classificazione e identificazione di ciascuna spedizione, data di esecuzione, tipo di imballaggio (tipo di imballaggio, recipiente a pressione, IBC o grande imballaggio) e quantità netta corrispondente. Questo registro, compilato per ciascun anno solare, deve essere conservato (in formato cartaceo o digitale) per almeno cinque anni e reso disponibile all’amministrazione in caso di richiesta.

Tuttavia, è importante notare che le materie appartenenti alla classe 7 non rientrano nelle esenzioni precedentemente menzionate.

Spedizioni occasionali

Le imprese di cui all’art. 2, il cui operato comprende il trasporto saltuario o occasionale, a livello nazionale, di merci pericolose mediante spedizioni, trasporti, operazioni di riempimento o scarico di tali merci, sono dispensate dall’obbligo di designare un consulente ADR. Questa dispensa è subordinata al rispetto di tutte le seguenti condizioni:

  1. a) Le merci devono essere caricate in modalità alla rinfusa o in cisterna.
  2. b) Le merci devono appartenere al terzo gruppo di imballaggio o alla categoria di trasporto tre o quattro.
  3. c) Il numero massimo di operazioni consentite è di dodici per ogni anno solare e di due per ogni mese solare, con un limite massimo di 50 tonnellate di merci pericolose trasportate in ogni anno solare.
  4. d) Ogni impresa deve mantenere un registro interno apposito che tiene traccia del numero di spedizioni effettuate annualmente. Questo registro deve contenere i dati di classificazione e identificazione di ogni spedizione, la data di esecuzione, il tipo di confezionamento (alla rinfusa o in cisterna) e la quantità netta relativa.

Per ogni anno solare, il registro va redatto e conservato per almeno cinque anni in versione sia cartacea che elettronica. In caso di sollecitazione da parte dell’amministrazione, esso deve essere fornito.

Anche in questo caso, sono comunque escluse dalle esenzioni di cui al precedente comma 1 le materie appartenenti alla classe 7.

Esclusione dal campo di applicazione

Sono escluse dall’obbligo di nominare un consulente  per la sicurezza le aziende che ricevono spedizioni di merci pericolose, sia in confezioni singole, in cisterne o alla rinfusa, quando il luogo di ricezione funge da destinazione finale per tali merci. Questa categoria include le aziende destinatarie che gestiscono direttamente lo scarico delle confezioni, nonché quelle che incaricano terze parti di svolgere operazioni di scarico delle confezioni, lo svuotamento delle cisterne o lo scarico delle merci alla rinfusa.

Prescrizioni di sicurezza

Il legale rappresentante dell’azienda che desidera beneficiare delle esenzioni dalla designazione di un consulente per la sicurezza, come previsto dal presente decreto, deve garantire che tutte le altre disposizioni dell’ADR siano diligentemente verificate e rispettate nella misura e nei modi in cui siano applicabili, tenendo conto degli eventuali aggiornamenti delle norme e delle procedure interne.

Inoltre, il legale rappresentante dell’azienda è responsabile della formazione continua in materia di trasporto di merci pericolose, conformemente a quanto stabilito nel capitolo 1.3 dell’ADR. La documentazione relativa alla formazione ricevuta deve essere conservata per un periodo minimo di cinque anni e deve essere messa a disposizione dell’autorità competente su richiesta.

Relazione di incidente

Nel caso di incidenti gravi o eventi imprevisti verificatisi durante le fasi di carico, riempimento, trasporto o scarico di merci pericolose, che richiedano una notifica in base alle disposizioni della sezione 1.8.5 dell’ADR, il legale rappresentante dell’azienda coinvolta nell’incidente è tenuto a garantire che venga inviato al competente ufficio di Motorizzazione Civile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il rapporto come previsto dalla sezione 1.8.5.4 dell’ADR. Questo rapporto deve includere, sulla pagina di copertina, la condizione di esenzione dalla nomina di un consulente trasporto merci pericolose.

Consulenza ADR con Stillab

Navigare nel mondo delle esenzioni relative alla nomina di un consulente ADR può risultare complesso. Fortunatamente, i consulenti Stillab sono qui per guidarti attraverso ogni passaggio. Forti di una profonda conoscenza e di una vasta esperienza in materia, sono pronti a fornirti tutte le informazioni e i chiarimenti necessari.

Non esitare e contattaci oggi stesso!

Siamo sempre a disposizione per garantirti una consulenza accurata e su misura per le tue esigenze.

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