L’8 giugno 2017 è stato pubblicato il Regolamento CEE/UE 2017/997, che interviene finalmente sulla classificazione dei rifiuti ecotossici, identificati dalla caratteristica di pericolo HP14 e definiti come rifiuti che presentano o che possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali. Vediamo quali sono le novità più significative.
Come cambia la classificazione dei rifiuti ecotossici?
Per prima cosa, il nuovo regolamento stabilisce criteri ben precisi per l’attribuzione della classe di pericolo HP14. Per fare un esempio, un rifiuto che contiene una o più sostanze classificate come “sostanze con tossicità acuta per l’ambiente acquatico”, a cui corrisponde la classe di rischio H400, diventa pericoloso se la somma delle concentrazioni di queste sostanze supera il 25% del suo peso complessivo.
Il nuovo regolamento estende anche le caratteristiche di pericolo che possono contribuire all’ecotossicità, con l’introduzione della frase di rischio H420 per le “sostanze che riducono lo strato di ozono”.
Inoltre ricordiamo che, in base alla norma ADR attualmente in vigore, la movimentazione su strada di un rifiuto ecotossico può essere sottoposta a restrizioni che vanno dalle modalità di trasporto e allestimento dei mezzi all’uso di imballaggi ed etichettature dedicate.
Diventa quindi importante valutare con precisione la concentrazione delle sostanze ecotossiche presenti all’interno dei rifiuti, con l’esecuzione di analisi specifiche o la consultazione delle relative schede di sicurezza.
Applicabilità del nuovo regolamento
I criteri individuati dal Regolamento CEE/UE 2017/997 rispondono al vuoto normativo che, negli ultimi anni, ha delegato l’attribuzione della caratteristica di pericolo “ecotossico” alla gestione dei singoli Stati membri dell’UE. Questo perché il Regolamento UE 1357/2014 – che pure ha comportato una rivoluzione nella classificazione dei rifiuti – aveva lasciato in sospeso la questione dei rifiuti ecotossici, rimandando ogni decisione a considerazioni successive.
Dal 5 luglio 2018, giorno in cui è entrata ufficialmente in vigore, tutti gli Stati membri dell’UE sono tenuti a osservare la norma più recente. Se hai bisogno di un supporto per allineare la tua attività ai nuovi criteri, siamo a tua disposizione.