Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, abbreviato in RLS, ha il compito di rappresentare i lavoratori per tutte le questioni legate alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro. Viene eletto liberamente dai dipendenti e la durata della sua carica in genere è di 3 anni.
Vediamo insieme in 7 punti cosa devi sapere su quest’incarico e quali sono gli obblighi normativi e formativi, che tu sia un Datore di Lavoro o che tu voglia candidarti per il ruolo di RLS.
1) Di cosa si occupa il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza?
L’RLS ha accesso agli ambienti in cui si svolgono le lavorazioni e viene consultato per:
- compilazione del Documento di Valutazione dei Rischi;
- designazione dell’RSPP, degli addetti antincendio, degli addetti al primo soccorso e del medico competente;
- organizzazione della formazione dei lavoratori.
Inoltre, può dire la sua durante le ispezioni eseguite dagli organismi di vigilanza. E può rivolgersi alle autorità competenti, se crede che le misure a prevenzione e protezione dai rischi non siano adatte o sufficienti ad assicurare l’incolumità dei lavoratori.
2) È una figura obbligatoria per tutte le aziende?
Sì. La rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza dev’essere garantita per legge, a prescindere dalle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva. È sufficiente anche un solo lavoratore. Lo stabilisce il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, testo unico di riferimento per la sicurezza sul lavoro.
3) Come avviene la nomina del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza?
L’RLS viene eletto liberamente dai lavoratori. Le modalità cambiano a seconda delle dimensioni dell’azienda:
- per le aziende con meno di 15 dipendenti, l’RLS viene eletto direttamente dai dipendenti tra di loro;
- invece per le imprese con più di 15 dipendenti, viene eletto dai lavoratori all’interno delle rappresentanze sindacali aziendali; in assenza di tali rappresentanze, l’RLS è eletto dai lavoratori.
Di solito l’elezione avviene in occasione della giornata nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro, che cade il 28 aprile di ogni anno.
4) Un RLS può essere anche un RSPP?
No, i due incarichi non sono compatibili. Questo perché l’RLS parla a nome dei lavoratori mentre l’RSPP rappresenta il Datore di Lavoro. Tanto che Datore di Lavoro e RSPP possono coesistere nella stessa persona, mentre Datore di Lavoro e RLS – anche se non c’è un divieto esplicito – in genere non coincidono.
5) Quali sono gli obblighi del Datore di Lavoro relativi all’RLS?
Il Datore di Lavoro o il dirigente non hanno nessun obbligo e nessun potere decisionale sulla designazione dell’RLS. In caso di nuova nomina, devono comunicare all’INAIL il nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. La mancata comunicazione comporta una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 50 € a 300 €.
Il Datore di Lavoro deve inoltre provvedere alla formazione dell’RLS. La mancata formazione ha conseguenze pesanti: comporta per il Datore di Lavoro e il dirigente l’arresto da 2 a 4 mesi o l’ammenda da 1.200,00 € a 5.200,00 €.
6) In cosa consiste la formazione dell’RLS?
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza deve seguire un corso iniziale di 32 ore e un corso di aggiornamento annuale della durata di:
- 4 ore per aziende con meno di 50 dipendenti,
- 8 ore per aziende con più di 50 dipendenti.
7) Cosa possiamo fare per te?
In Stillab possiamo supportarti con la formazione e l’aggiornamento obbligatorio dell’RLS. Abbiamo predisposto un percorso didattico specifico, che tratta gli aspetti normativi ma approfondisce anche le varie tipologie di rischio e fornisce tutti gli strumenti utili per ricoprire con consapevolezza questo incarico così delicato.
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