L’ergonomia è una disciplina fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sano e produttivo, specialmente in un contesto in cui la popolazione lavorativa sta invecchiando. Questo articolo esplorerà l’importanza dell’ergonomia non solo come un mezzo di correzione, ma anche come strategia di prevenzione, per mantenere i lavoratori in salute e attivi.
Che Cos’è l’Ergonomia?
L’ergonomia è la scienza interdisciplinare che si occupa di adattare le condizioni di lavoro alle capacità e alle caratteristiche dell’uomo. L’obiettivo è migliorare la salute, la sicurezza e il comfort dei lavoratori all’interno del contesto di lavoro.
L’Invecchiamento della Popolazione Lavorativa
Sempre più lavoratori hanno più di 50 anni. Questo fenomeno è legato principalmente a due fattori:
- invecchiamento della popolazione (l’aspettativa di vita in Italia è di circa 83,5 anni);
- incremento dell’età pensionabile.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS):
- è considerato lavoratore “che invecchia” (aging worker) chi ha superato i 45 anni;
- è definito lavoratore “anziano” (aged worker) chi oltrepassa i 55 anni.
L’invecchiamento demografico comporta un aumento della longevità, ma anche la comparsa di aspetti degenerativi tipici della senescenza, come disturbi e patologie muscolo-scheletriche, cardiovascolari, neurologiche, oltre a cambiamenti nella composizione dei gruppi più longevi, caratterizzati da una progressiva femminizzazione.
La sfida è adattare i luoghi di lavoro per rispondere alle esigenze di una forza lavoro sempre più anziana, che dovrà svolgere una attività professionale di maggior durata e con una maggiore esposizione ai pericoli occupazionali, mantenendo condizioni adeguate di salute psicofisica.
Ergonomia: Correzione e Prevenzione
L’approccio ergonomico permette di progettare e riprogettare ambienti, attrezzature, metodi e organizzazioni del lavoro per adattarle a tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età.
Ciò significa intervenire per correggere problemi esistenti, valutando le postazioni di lavoro per identificare i principali fattori di rischio e realizzando interventi mirati a migliorare salute e sicurezza e ridurre il rischio di infortuni.
L’ergonomia ha però anche un ruolo fondamentale per contribuire alla prevenzione: permette di creare ambienti che favoriscano il benessere, riducendo il rischio di sviluppare disturbi muscoloscheletrici con l’età che avanza e promuovendo buone pratiche ergonomiche. Allo stesso tempo educa i lavoratori all’importanza di prendersi cura della propria salute con modalità operative corrette.
La Dinamicità degli Ambienti di Lavoro
Il lavoro contemporaneo è sempre più dinamico: le persone cambiano frequentemente mansioni, ruoli e sedi operative. Questo richiede spazi di lavoro flessibili e adattabili, postazioni facilmente modificabili per soddisfare le diverse esigenze dei lavoratori, considerando età, genere, caratteristiche individuali e specificità dell’attività svolta.
Con la diffusione del lavoro da remoto, diventa inoltre importante garantire che i lavoratori dispongano di postazioni ergonomiche adeguate, fornendo strumenti e indicazioni per migliorare l’ergonomia anche in contesti non tradizionali.
Progettazione Inclusiva
Le aziende devono investire in soluzioni ergonomiche per mantenere i lavoratori non più giovani sani, attivi e produttivi, creando ambienti accessibili e confortevoli per tutte le età.
Per farlo è fondamentale aggiornare la valutazione dei rischi ergonomici e definire un piano di miglioramento efficace e mirato, basato sull’analisi dei fattori che determinano la presenza di rischio nelle diverse attività lavorative.
L’art. 28 del D.Lgs. 81/08 precisa chiaramente che la valutazione dei rischi deve tener conto dell’età dei lavoratori. Questo implica non solo intervenire per ridurre o eliminare i rischi esistenti, ma anche adottare un approccio preventivo in grado di garantire benessere, sicurezza e sostenibilità delle mansioni lungo tutto l’arco della vita lavorativa.
L’ergonomia rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare complessivamente le condizioni di lavoro dei lavoratori meno giovani.
Gli interventi possibili possono agire su diversi livelli:
- Postazioni regolabili e flessibili: regolazione in altezza, possibilità di sedute e postazioni mutabili per favorire l’alternanza posturale e ridurre l’affaticamento fisico;
- Strumenti ergonomici: attrezzature che richiedono minore forza e facilitano posture corrette;
- Pesi raccomandati per fasce d’età: rispetto delle masse raccomandate nelle attività di movimentazione manuale dei carichi;
- Automazioni o ausili: soluzioni tecniche che evitano posture estreme e riducono il sovraccarico del rachide;
- Ritmi di lavoro sostenibili: organizzazione delle attività ripetitive con pause adeguate per favorire il recupero muscolare;
- Interventi ambientali: illuminazione adeguata per ridurre l’affaticamento visivo e aumentare la concentrazione e condizioni microclimatiche ottimali per favorire il benessere termico;
- Miglioramento dei turni di lavoro: riduzione o eliminazione del turno notturno per tutelare la salute cronobiologica;
- Interventi cognitivi: interfacce semplici e intuitive che riducono la frustrazione e l’affaticamento cognitivo.
L’approccio integrato di più interventi permette alle aziende di gestire una forza lavoro sempre più eterogenea e longeva, migliorando sicurezza, produttività e confort.
Conclusioni
L’ergonomia è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sano e produttivo, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione lavorativa. Non rappresenta solo un percorso correttivo, ma anche uno strumento di prevenzione.
Investire in ergonomia significa prendersi cura delle persone: garantire che i lavoratori rimangano sani nel tempo, accompagnando l’invecchiamento lavorativo con soluzioni che preservino la salute e contribuiscano ad un ambiente di lavoro più produttivo e soddisfacente. Inoltre, è una strategia con significativi ritorni economici e organizzativi, con costi iniziali ampiamente compensati dai benefici generati nel medio-lungo termine, grazie alla riduzione degli infortuni, dell’assenteismo e del turnover e al miglioramento della performance.
Creare condizioni di lavoro ergonomiche è una responsabilità condivisa che richiede l’impegno congiunto di datori di lavoro, responsabili della sicurezza e lavoratori, integrando in modo sinergico aspetti tecnici, organizzativi, ambientali e comportamentali, per garantire contesti lavorativi adatti a tutte le età.
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