“Nessuno deve sentirsi abbandonato”, afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ed ecco che per fronteggiare l’emergenza COVID-19, il Governo emana nuove misure rivolte sì alle famiglie, ma anche al sostegno di tutti i lavoratori, professionisti e imprese italiane. Si tratta del decreto Cura Italia, conosciuto anche sotto il nome di “anti coronavirus”.
1. Contagio sul lavoro? È infortunio, si applica la copertura Inail
Il decreto stabilisce che è infortunio sul lavoro il contagio da Coronavirus avvenuto:
• sul luogo di lavoro
• nel tragitto casa-lavoro, lavoro-casa
• in qualsiasi altra situazione associata al lavoro
L’evento deve verificarsi per il lavoro, non è sufficiente che avvenga durante il lavoro.
Al lavoratore a cui è stata accertata l’infezione verrà applicata la tutela Inail fin dal periodo di quarantena, ma soltanto se realmente effettuato. Nel particolare:
• il medico compila il certificato d’infortunio e lo invia all’Inail
• l’Inail tutela l’infortunato garantendogli lo stop dal lavoro, anche nel periodo di quarantena.
Per il settore privato, la novità prevede che si consideri malattia il periodo trascorso in quarantena: in sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria. In tal caso, il compito di redigere il certificato di malattia spetta al medico curante. I certificati emessi prima dell’entrata in vigore del decreto sono ritenuti in egual modo validi.
Questa nuova tutela di malattia è a carico della fiscalità generale, quindi non comporta oneri né da parte del datore di lavoro e né dall’Inps.
A salvaguardia delle categorie più deboli, lavoratori pubblici e privati con disabilità e patologie gravi, il decreto concede la possibilità di restare a casa fino al 30 aprile 2020, paragonando il periodo di assenza al ricovero ospedaliero.
2. Premiati con 100 euro i lavoratori rimasti in azienda a marzo
Il Governo premia i lavoratori dipendenti pubblici e privati che hanno continuato a recarsi in azienda nonostante il delicato momento. In che modo? A tutti i soggetti con contratto di lavoro subordinato e dal reddito complessivo non superiore ai 40 mila euro l’anno è previsto un bonus di 100 euro, in relazione ai giorni di lavoro effettuati in sede nel mese di marzo. L’importo previsto è esentasse e sarà automaticamente erogato in busta paga, a cura del proprio datore di lavoro.
L’incentivo non è rivolto a coloro che hanno privilegiato il lavoro agile o smart working, per scelta personale o per decisione aziendale.
3. Per sanificare gli ambienti: diritto a un credito d’imposta del 50%
Sugli oneri per la sanificazione degli ambienti di lavoro: dagli impianti a specifici strumenti di uso comune, è riconosciuto un credito d’imposta del 50% delle spese inerenti. La misura è attiva per il periodo d’imposta 2020, e prevede come unico limite il costo: un massimo di 20 mila.
L’iniziativa è volta al contenimento del virus, e ne possono beneficiare non soltanto i datori d’imprese ma anche coloro che sono possessori di partita Iva.
Il bonus è vincolato a fondi pubblici 2020 pari a 50 milioni di euro. Una volta esaurito non sarà più possibile usufruirne.
La consulenza e la formazione Stillab è più attiva che mai: il nostro dinamico spirito non si ferma. Vogliamo esserci, accompagnarti e sostenerti in questo momento di emergenza sanitaria ed economica. Perché se da soli tutto questo ci sembra difficile, allora è soltanto insieme che possiamo farcela.
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