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Sei qui: Home » Notizie » Rischio biologico “LEGIONELLOSI”

Rischio biologico “LEGIONELLOSI”

Pubblicato il 31 Marzo 2022 Categorie Notizie

Rischio biologico - microbiologico - Legionella - legionellosi - analisi di laboratorio - torino - piemonte - stillab -2023

OBBLIGHI E ADEMPIMENTI NORMATIVI

Come riportato nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., il Rischio di Esposizione a Legionella, in qualsiasi ambiente di lavoro, richiede l’attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate per esercitare la più completa attività di Prevenzione e Protezione nei confronti di tutti i soggetti presenti, infatti al titolo X (Esposizione ad egenti biologici) del D.Lgs. 81/2008 all’allegato XLVI la LEGIONELLA è Classificata al Gruppo 2 tra gli Agenti Patogeni (come definito all’art. 268).

Il DATORE DI LAVORO (o l’Amministratore di Condominio) ai sensi dell’art. 271 ha l’obbligo di valutare il Rischio Biologico presso ciascun sito di sua responsabilità e di predisporre il Protocollo di Controllo del Rischio Legionellosi ai sensi delle Linee Guida Ministeriali maggio 2015, quale allegato del Documento di Valutazione dei Rischi aziendale.

In mancanza di tale documentazione, i Datori di Lavoro e i Dirigenti, possono incorrere in sanzioni di carattere penale e/o amministrativo.

 QUALI SONO LE STRUTTURE INTERESSATE?

TUTTI I SITI CIVILI E INDUSTRIALI:

  • Strutture Turistico Recettive; Hotel, Residence; Campeggi; Agriturismi; Bed & Breakfast; Case Vacanza; …
  • Ospedali; Cliniche, R.S.A, Case di Cura; Case di Riposo per anziani e disabili; Centri Diurni; Hospice; Comunità; Case Famiglia; …
  • Studi Odontoiatrici; Centri Fisioterapici e di Riabilitazione
  • Asili nido e Scuole Materne
  • Scuole Elementari, Medie inferiori e superiori; Università;
  • Centri convegni; Fiere; …
  • Centri Sportivi; Palestre; Piscine; Spa;
  • Stabilimenti Termali
  • Centri Benessere; Centri Estetici; Attività Commerciali; …
  • Edifici privati ad uso Civile o Industriale (Residenze; Palazzine Uffici; Condomini; Ristoranti; Stabilimenti industriali; …)
  • Tutti gli Edifici ad uso Pubblico
  • Strutture ad uso Collettivo (Teatri; Cinema; Stadi; Palazzetti dello sport; Outlet; Centri Commerciali; Centri Ricreativi; Parchi acquatici; …)
  • Edifici penitenziari
  • Fontane decorative e cascate artificiali
  • Autolavaggi a mano e Car Wash automatici

COSA DEVE PREVEDERE IL PROTOCOLLO?

Il PROTOCOLLO DI CONTROLLO DEL RISCHIO LEGIONELLOSI ai sensi delle “LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI Rep. Atti n. 79/CSR del 7 maggio 2015”, deve essere redatto seguendo le seguenti fasi operative:

  1. SOPRALLUOGO IN SITO finalizzata ad identificare i punti critici di ciascun impianto a rischio, comprendente:
  • Ispezione degli impianti a rischio;
  • Predisposizione, se mancanti, degli schemi impiantistici delle centrali tecnologiche;
  • Mappatura dei punti critici distali da monitorare
  • Misurazione a campione delle temperature dei terminali distali impiantistici;
  • Intervista tecnica al responsabile degl’impianti e/o al manutentore.
  1. VALUTAZIONE DEL RISCHIO:
  • Elaborazione dei dati raccolti
  • Definizione degl’indici di gravità del rischio per definire dapprima il livello di RISCHIO IMPIANTISTICO e successivamente determinare con precisione il livello di RISCHIO della STRUTTURA in funzione della suscettibilità dei suoi frequentatori.
  1. PIANO DI MIGLIORAMENTO:
  • indicazioni e suggerimenti al fine di migliorare lo stato degl’impianti rilevati
  • indicazioni di eventuali predisposizioni da realizzare per la gestione ed il monitoraggio del rischio.
  1. GESTIONE DEL RISCHIO:
  • PROCEDURE necessarie per controllare e contenere il livello di rischio.
  • REGISTRO degli interventi preventivi e manutentivi predisposti.
  1. CAMPIONAMENTO AMBIENTALE e ANALISI:
  • Indicazione punti distali da campionare nei singoli impianti a rischio
  • Indicazione periodicità di campionamento
  • Analisi risultati dei campionamenti
  • Indicazione su eventuali azioni correttive da applicare
  1. COMUNICAZIONE DEL RISCHIO:
  • FORMAZIONE E INFORMAZIONE al personale preposto al controllo del rischio legionellosi e al personale operativo.

CONSIDERAZIONI POST COVID 19

Si fa presente che durante la pandemia dovuta al Covid-19 il ristagno dell’acqua dovuto all’uso saltuario di alcuni impianti, ha determinato un grave rischio di proliferazione del batterio della Legionella negli impianti.

Come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, alcuni autori, hanno evidenziato che il 20% dei pazienti COVID-19 avevano contratto una co-infezione da Legionella Pneumophila, avendo un titolo di anticorpi specifici IgM anti-Legionella positivo.

Per questo motivo, nella prima ondata pandemica, l’ISS ha prodotto dei RAPPORTI che forniscono raccomandazioni tecniche specifiche relative a Prevenzione, Controllo e Gestione del Rischio Legionella negli impianti idrici alla luce dell’Emergenza Pandemica, indirizzati ai Responsabili/Gestori di Strutture Turistico Recettive, Edifici Civili, alle Autorità preposte alla tutela della salute e ai Responsabili degli Studi Odontoiatrici.

Le indicazioni contenute nei documenti sono da intendersi ad integrazione di quanto già indicato per le suddette strutture nelle linee guida nazionali per la prevenzione e il controllo della legionellosi, in accordo con il D.Lvo 81/2008 e con i dettami del DM 14 giugno 2017 inerente i piani di sicurezza dell’acqua.

LEGIONELLA E POTABILITA’ DELL’ACQUA

Il 12 gennaio 2021 è entrata in vigore la NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’ACQUA POTABILE UE 2020/2184, che mira ad offrire acqua di rubinetto di alta qualità in tutta l’UE. Gli Stati membri hanno adesso due anni per recepire le modifiche nelle loro norme nazionali.

La nuova direttiva introduce una serie di modifiche tra cui l’aggiornamento degli standard qualitativi dell’acqua. Vent’anni dopo l’entrata in vigore della prima direttiva sull’acqua potabile (98/83/CE recepita in Italia dal D.Lgs. 31/2001).

I parametri considerati rilevanti per la valutazione del rischio nel tratto domestico subiscono importanti modifiche con dei limiti per legionella e piombo, prima non previsti (Legionella < 1000 CFU/l e Piombo 10 µg/l).

Tra le novità presenti nel testo della direttiva, particolarmente rilevante è l’introduzione di un approccio al monitoraggio dell’acqua basato sul rischio, ovvero sull’individuazione dei rischi e sulla gestione dell’intera catena di approvvigionamento dell’acqua potabile.

PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO IL CONTROLLO DEL BATTERIO LEGIONELLA RIENTRA NEI PARAMETRI DI POTABILITÀ DELL’ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO.

IL CORSO

Le linee guida prevedono, come è indicato sopra, oltre ai controlli, i campionamenti, i piani di gestione del rischio, anche un’attività di formazione obbligatoria rivolta sia al personale preposto al controllo del rischio legionellosi sia al personale operativo.

Il prossimo corso si terrà il 07/04/2022 orario 9.00-13.00 ed è valido come aggiornamento (4 ore) per RSPP/ASPP ai sensi del D.Lgs.81/08 per tutti i settori ATECO.

[su_button url=”https://stillab.it/corso/formati_valutazione-e-gestione-del-rischio-legionellosi-come-valutare-gestire-e-comunicare-il-rischio-legionellosi-fad/ ” target=”blank” style=”soft” background=”#000087″ center=”yes”]ISCRIVITI AL CORSO[/su_button]

 

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