Abbiamo già parlato di sostanze cancerogene adoperate nel settore produttivo e di quanto siano pericolose per la salute dei lavoratori. Con questo articolo torniamo sull’argomento per prendere in esame una sostanza in particolare, la formaldeide, e il rischio cancerogeno che può generare in metalmeccanica.
Cos’è la formaldeide?
La formaldeide è una sostanza incolore ma con un forte odore irritante. È molto diffusa, basta pensare che è presente in natura negli organismi dei mammiferi, come prodotto del metabolismo. Si può disperdere nell’ambiente a seguito di una combustione e per le sue caratteristiche è adoperata in molti settori industriali. Viene impiegata come conservante alimentare e per la fabbricazione dei prodotti più disparati: dalle resine sintetiche ai disinfettanti, fino ai detergenti cosmetici.
Esposizione alla formaldeide e rischio cancerogeno
La formaldeide è una sostanza cancerogena. L’ha stabilito il regolamento UE N. 895/2014 del 14 agosto 2014, che l’ha inserita nella categoria 1B. Rientrano in questo gruppo le sostanze di cui si presumono effetti cancerogeni per l’uomo.
La gravità delle conseguenze dipende da numerosi fattori: la concentrazione di formaldeide dispersa nell’aria, il tempo di esposizione e la suscettibilità della singola persona esposta.
L’esposizione può provocare:
- irritazione agli occhi, alla pelle e alle mucose,
- sensibilizzazione allergica,
- comparsa di patologie cancerogene.
La formaldeide in metalmeccanica
Come dicevamo, la formaldeide viene adoperata a livello industriale in tanti settori produttivi diversi. Uno degli ambiti più esposti al rischio cancerogeno da formaldeide è il settore metalmeccanico.
Nelle industrie metalmeccaniche si fa un largo di oli minerali additivati con sostanze chimiche quali la formaldeide. Facciamo qualche esempio. I fluidi lubrorefrigeranti impiegati per limitare l’usura dei macchinari, o gli oli solubili usati per evitare la formazione dei batteri, possono contenere componenti che rilasciano formaldeide. E questo nonostante i numerosi studi, dedicati all’esposizione professionale a queste sostanze, abbiano evidenziato la loro pericolosità.
Cosa fare se c’è rischio cancerogeno da formaldeide?
- Il primo passo è controllare la scheda di sicurezza relativa alle sostanze impiegate, per verificare la possibile liberazione di formaldeide, e aggiornare la valutazione specifica dei rischi chimici e cancerogeni.
- Se emerge la possibilità di esposizione al rischio cancerogeno da formaldeide, è necessario approfondire la valutazione, anche attraverso il campionamento ambientale.
- A questo punto è necessario stabilire misure di prevenzione e protezione per ridurre l’esposizione dei lavoratori.
Come ridurre l’esposizione?
- La soluzione migliore, se praticabile, naturalmente è eliminare la sostanza incriminata. Oppure in alternativa si possono preferire prodotti a basso contenuto di formaldeide.
- È necessario adottare misure tecniche e organizzative, così da contenere la durata e l’intensità dell’esposizione alla formaldeide e ridurre il numero dei lavoratori esposti.
- A cadenza periodica si deve rilevare analiticamente la concentrazione di formaldeide dispersa nell’aria, per verificare l’efficacia delle misure contenitive.
- Nel caso ci sia rischio cancerogeno, il datore di lavoro è anche tenuto a istituire e aggiornare il registro dei lavoratori esposti e stabilire un programma di sorveglianza sanitaria con la collaborazione del medico competente.
Se sospetti che i tuoi lavoratori possano essere esposti alla formaldeide, non aspettare. Il rischio cancerogeno è più subdolo di quello che puoi pensare. Contattaci subito.