Come tutte le imprese, anche le aziende del settore metalmeccanico si devono confrontare con aspetti collaterali alla loro attività. Sono esigenze, e talvolta criticità, che nascono nell’ambito della catena di fornitura e non sono meno importanti di quelle proprie del core business di un’impresa. Capita però che questi aspetti vengano sottovalutati: è il caso del rischio chimico in metalmeccanica.
REACH e rischio chimico in metalmeccanica
Sono tante le aziende metalmeccaniche che si trovano a gestire sostanze chimiche, nelle vesti di importatori o di utilizzatori a valle lungo una catena di fornitura. Questo le sottopone al Regolamento REACH e assegna loro obblighi specifici per la gestione sicura delle sostanze, sia nei confronti dei lavoratori sia nei confronti dell’ambiente.
Di fatto, le imprese metalmeccaniche spesso non hanno una preparazione adeguata e mancano di informazioni complete per poter fare una corretta valutazione del rischio chimico. Non è una questione di negligenza, perché l’attenzione al tema della sicurezza nella gestione delle sostanze è in costante crescita. Il problema è proprio l’applicazione delle normative al tessuto industriale. Il risultato è un sistema complesso e stratificato, in cui un’impresa a volte non sa come muoversi nonostante tutti i suoi sforzi.
Quali sono le difficoltà che può incontrare? Facciamo qualche esempio concreto a partire da alcuni casi di studio presentati nell’ambito del convegno REACH Metalmeccanica. L’applicazione dei Regolamenti REACH e CLP nel comparto metalmeccanico, che si è tenuto a Modena nel 2017.
Se l’azienda importa sostanze chimiche…
…possono verificarsi due situazioni, in base alla provenienza dei materiali.
- Per le sostanze chimiche che hanno origine nell’Unione Europea, l’azienda metalmeccanica che le importa si identifica come utilizzatore a valle e deve soddisfare una serie di obblighi stabiliti dal REACH.
- Per le sostanze che hanno origine extra UE, l’azienda che le importa viene considerata importatore e dunque responsabile della loro immissione sul mercato europeo. Di conseguenza i requisiti che dovrà rispettare saranno molto più stringenti.
L’azienda deve quindi essere ben consapevole del ruolo che ricopre lungo la catena di fornitura e allinearsi di conseguenza a quanto stabilito dalla normativa UE.
Se l’azienda deve registrare le sostanze chimiche…
…ha bisogno di conoscere la loro composizione. Infatti, la registrazione delle sostanze secondo il Regolamento REACH, o anche l’esclusione dalla registrazione, dipende dalla loro composizione quali-quantitativa. Il problema è che un’azienda metalmeccanica spesso:
- non sa di dover richiedere queste informazioni,
- riceve sostanze non correttamente classificate,
- non sa come gestire le informazioni che ottiene,
- non può eseguire un’efficace valutazione del rischio.
Di conseguenza, a prescindere dalla registrazione delle sostanze, un’azienda metalmeccanica in genere non ha le competenze per determinare in modo accurato la loro pericolosità. Tutto questo può compromettere la corretta gestione del rischio chimico, della sicurezza sul lavoro e dell’impatto ambientale.
Se l’azienda deve certificare una conformità…
…non può limitarsi a inoltrare dei documenti. Quando un’impresa metalmeccanica riceve da un cliente una richiesta di conformità per le sostanze chimiche impiegate nel processo produttivo, tende a girare la richiesta ai suoi fornitori di tali sostanze, per avere una certificazione da passare al cliente. L’azienda in questo modo non ha il pieno controllo sulla sicurezza dei suoi prodotti.
I vantaggi della corretta gestione del rischio chimico
Una gestione più consapevole e strutturata delle sostanze chimiche in metalmeccanica permette, da un lato, di ridurre il rischio per la salute dei lavoratori e per l’ambiente. Dall’altro lato abilita l’impresa a sviluppare le proprie competenze, così da rispondere in modo più agile ed efficiente alle richieste dei clienti e da accrescere il suo vantaggio competitivo.
Se tu volessi approfondire l’argomento, gli atti del convegno sono disponibili nella pubblicazione REACH 2017. L’applicazione dei Regolamenti REACH e CLP nei luoghi di vita e di lavoro a cura di C.Govoni, G.Gargaro e R.Ricci.
E naturalmente, i nostri referenti per la sicurezza sul lavoro sono a tua disposizione. Se desideri ricevere ulteriori informazioni o chiarimenti, contattaci subito.